PRESENTAZIONE
La Complessità nelle Cure Primarie (definizione siglata dai lavori della Starfield negli anni ’90) è l’ambito in cui vengono descritti pazienti affetti da multimorbosità con grandi bisogni assistenziali che restano senza risposte.
Secondo gli studi europei (EPGR ) in quest’ambito si definisce Multimorbosità una situazione in cui sussistono almeno due patologie croniche concomitanti, oppure una patologia ed un fattore di rischio, oppure un fattore di rischio e bisogni organizzativi. Si parla di Comorbilità nel caso che una di queste patologie sviluppi complicanze.
Multimorbosità e Comorbilità sono dunque due termini complementari inglobati nella Complessità. Sempre secondo gli studi europei tutti gli interventi messi in campo fino ad oggi per cercare soluzione alla gestione dei pazienti complessi non hanno modificato gli outcome clinici “complicanze ed ospedalizzazione” ma hanno prodotto modificazione sulla “qualità di assistenza percepita dalle famiglie dei pazienti” e sulla “riduzione dello stress emotivo legato a situazioni patologiche complesse”. Dunque c’è ancora molto da fare per trovare soluzioni. Sulla falsariga delle ricerche fin qui effettuate emerge l’opportunità di individuare strumenti che permettano di :
Dall’emanazione della L. Balduzzi in poi (2012) sono state allestite le Equipe Multiprofessionali in molte realtà assistenziali italiane, evolute attraverso vari canali: Formazione Continua, introduzione nel territorio di figure infermieristiche nel ruolo di case manager, coinvolgimento diretto dei comuni ( Società della Salute) , allestimento di PDTA che facilitino l’accesso ai servizi, ma restano ancora molti nodi da sciogliere e strade da esplorare per arrivare ad una gestione della Complessità che risponda realmente ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie.
Nel nostro Congresso si intende esplorare lo stato dell’arte delle realtà italiane più avanzate in quest’ambito ed attraverso lavori di gruppo e discussione in plenaria far emergere gli aspetti organizzativi indispensabili, strumenti professionali che in questo contesto si rilevino essenziali ed ormai irrinunciabili, riferimenti che il professionista deve tenere presenti per costruire una mappa dei bisogni. Infine si intende lanciare temi di ricerca relativi all’argomento che supportino le scelte future .
“E’ tempo che i medici di famiglia prendano l’iniziativa per muovere l’assistenza medica laddove ci sono i bisogni; per assistere i pazienti e le popolazioni e non le malattie. Tutto ciò non solo è biologicamente corretto, ma anche più efficace, più efficiente, sicuro e più equo” (B.Starfield-2011)
PROGRAMMA
Introduzione ai temi del XXVIII Congresso (G. Danti)
I SESSIONE
(moderatoreG. Bondielli)
Complessita' e organizzazione delle cure (S. Bernabe')
Il cittadino generatore di conoscenza (G. Collecchia)
II SESSIONE
Lavori di gruppo e discussione
(moderatore M. Bosisio)
III SESSIONE
Valutazione infermieristica dei bisogni (A. Zambon)
Strumenti di misura della complessita' (S. Ivis)
La mappatura dei bisogni (G. Visentin)
IV SESSIONE
Interventi preordinati (moderatore G. Bondielli)
Come insegnamo a decidere con il paziente (G. Parisi e L. Pasolli)
Il conflitto di interessi nella complessità delle Cure Primarie (N. Pecora)
Presentazione del Movimento Giotto 2016 (S. Cernesi e N. Pecora)
WONCA Italia: Storia di un progetto editoriale (A. Moser)
Rischio radiologico (G. Visentin)
V SESSIONE
Comunicazioni libere (moderatore M. Bosisio)
Campagna di vaccinazione antimeningococcica sul territorio (M. Francini e C. Agnesini)
I bisogni non soddisfatti dei pazienti oncologici in trattamento (D. Concato)
Studio Multimorbidità SRFSMG Verona (G.Colletta, E. Lombardo, F. Lonardoni, E. Peterle, L. Sostini, F. Strazzabosco)
VI SESSIONE
CliPS Lab: corso sulla comunicazione e altre attivita' (N. Sartori e F. Valcanover)
Scuola di Ricerca in Medicina Generale “E. Parma” (V. Caimi)
Rielaborazione dei temi trattati e conclusioni (G. Danti)