XXVII Congresso CSeRMEG 16-17 Ottobre 2015

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CURARE e PRENDERSI CURA
Campo d'azione e metodo clinico della Medicina Generale

GARDA (VR)

Sono stati assegnati 18 crediti ECM per le professioni: infermiere, medico chirurgo e farmacista (disciplina: Medicina generale, Continuità assistenziale, Organizzazione dei servizi sanitari di base, Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica).

ISCRIZIONI dal 10 settembre 2015

Esclusivamente online, tranne ingressi gratuiti, sulla piattaforma SAEPE iscriviti su SAEPE >>

Sulla piattaforma SAEPE per un refuso editoriale il programma del congresso non risulta completo per cui si indica di fare riferimento a quanto riportato di seguito e nella locandina allegata.

QUOTE DI ISCRIZIONE € 150,00

Quote ridotte:
- Infermieri e Medici diplomati al Corso di Formazione specifica in MG da non più di 5 anni: € 60,00
- Studenti, medici dei corsi di formazione specifica in MG, collaboratori di studio: ingresso gratuito (non è necessaria l'iscrizione su SAEPE bensì la compilazione della scheda dati che va ritirata e consegnata in segreteria all'inizio del congresso all'atto della iscrizione.

La quota va saldata all'atto di iscrizione e non è restituibile in caso di rinuncia.
L’iscrizione al Congresso comprende l’accesso ai lavori, la partecipazione ai workshop paralleli, il materiale congressuale.

SEDE DEL CONGRESSO

Poiano Resort
Via Poiano - 37016 Garda, (VR)
Tel. +39. 045.7200100, fax. +39.045.7200900

La prenotazione alberghiera è a cura del partecipante.

 

PRESENTAZIONE

I medici che lavorano sul territorio scoprono nella pratica quotidiana che l’esercizio della rigorosa metodologia clinica desease oriented -imparata con fatica negli anni trascorsi negli emicicli della scuola medica e caratteristica spesso invidiata all’azione clinica specialistica- presenta dei limiti operativi importanti sin dalle prime mosse di ogni consultazione richiesta dal paziente (le consultazioni cosiddette on demand).

Quando a stabilire l’agenda della consultazione è il paziente -come è sempre avvenuto sino ad ora- quella che ci viene sottoposta non è, infatti (a differenza di quanto avviene per il collega specialista) una condizione patologica da ben inquadrare e trattare ma una situazione problematica: l’infermità contestualizzata. Si tratta del racconto di una storia problematica d’infermità da “inquadrare” e dalla quale enucleare possibili problemi, da valutare singolarmente e ordinare poi per priorità d’intervento; negoziando costantemente con il paziente, unico e legittimo decisore ultimo, ogni singolo puntiforme nodo decisionale dell’intero processo di cura.

Quando a stabilire l’agenda della consultazione è il MMG -come avviene nell’attività clinica proattiva dedicata a interventi clinici su fattori di rischio o patologie croniche- l’applicabilità della metodologia desease oriented migliora un poco, ma mette comunque in piena evidenza come anche in questo caso sia indispensabile ‘conoscere’ il paziente e il suo contesto di vita per perseguire strategie efficaci al raggiungimento degli obiettivi del programma proattivo stabilito. Fosse anche per la sola banale schedulazione dei controlli previsti e le possibili azioni di reminding (atto, quest’ultimo, che la letteratura internazionale concorda nell’indicare come indispensabile al raggiungimento degli obiettivi clinici). E negli anni a venire le più frequenti ragioni di accesso alla MG -da parte di una popolazione portatrice di una multicronicità e fragilità sempre più spostata verso soglie di età elevate (>75 anni)- saranno le patologie croniche, le invalidità a esse correlate e i loro scompensi intercorrenti. Una popolazione, questa, alla quale la rete familiare, ridotta e anch’essa infragilita, farà fatica a dare risposte adeguate e per la quale sarà sempre più necessario avviare azioni molteplici, multiformi e multiprofessionali di presa in cura proattiva in team. Dunque i MMG sono chiamati, con sempre maggior forza, a rispondere a una richiesta di cura complessa (on demand o proattiva) rispetto alla quale l’esercizio solistico della rigorosa metodologia clinica desease oriented sarà di efficacia sempre più limitata per il nostro essere il primo punto di accesso libero al Servizio Sanitario nel caso delle infermità acute, e nel caso della cronicità per la co- e multimorbidità che la caratterizza, l’inability to cope che causa, i condizionamenti ambientali che subisce e gli elevati costi che induce. Un campo d’azione che ci costringe nei fatti (grazie al rapporto fiduciario che favorisce l’unitarietà delle diverse azioni) ad adottare pragmaticamente una metodologia clinica, nei fatti, profondamente centrata sul paziente piuttosto che sulla sola patologia. Anche se, per Barbara Starfield ancora fino a ieri, risutava una metodologia ‘poorly conceptualized’ (‘poco concettualizzata’).

È possibile, oggi, tracciare i contorni e i tratti di un campo d’azione, definibile come specialistico, della clinica territoriale e della metodologia clinica specifica che a esso andrebbe applicata alla ricerca di una qualità degli esiti perseguibili? Con quali ricadute sull’azione clinica, sulla ricerca, sulla formazione, sull’organizzazione e sul modello biologico di riferimento? A questi temi sarà dedicata l'intera giornata di sabato nel corso della quale l’osservazione del campo d’azione specialistico della Medicina Generale, e della sua specifica metodologia clinica, sarà proposta sotto forma di esemplificazioni documentali di casi clinici registrati, simulati e narrati.

La costitutiva natura multi-professionale (MMG, infermieri, segretarie, assistenti domiciliari, assistenti sociali, specialisti, ecc ecc) dei prossimi servizi della MG -necessari ad affrontare il campo d’azione esplorato nella giornata di sabato- fa supporre che alla MG saranno richieste sempre maggiori competenze e abilità cliniche specifiche oltre che la scontata normale manutenzione e aggiornamento delle conoscenze. Per questo motivo, nella prima giornata del congresso, saranno ripresi quattro temi ritenuti, a questo proposito, da sempre critici dal CSeRMEG: la tecnologia diagnostica ambulatoriale (in questo caso si tratterà dell'impiego del dermatoscopio in MG), la psichiatria e la cura del disagio dei pazienti ambulatoriali, la collaborazione multiprofessionale nell’organizzazione delle cure ambulatoriali e nella formazione e, infine, la ricerca con la presentazione della scuola di ricerca di CSeRMEG in collaborazione con l'università Bicocca di Monza.

 

PROGRAMMA

 

Venerdì 16 ottobre

9.30 - 9.45 Registrazione dei partecipanti

9.30 - 9.45 Presentazione del Congresso (V. Caimi)

I SESSIONE LABORATORI
(moderatore G. Bondielli)

9.45 - 11.15 Laboratorio: problemi psichiatrici in MG (F. Benincasa)

11.30 - 13.00 Laboratorio: il dermatoscopio in MG (M. Tombesi)

14.00 - 15.30 Laboratorio: la cura multi professionale in MG (G. Danti)

II SESSIONE INTERVENTI PREORDINATI
(moderatore V. Caimi)

15.30 - 16.00. Percorso di avvio di un Dottorato di Ricerca (PHD) (A. Lygidakis)

16.30 - 17.00 La Scuola di Ricerca in Medicina Generale (CSeRMEG-Bicocca) (V. Caimi)

17.00 - 17.30 Lo studio SVAFRA (G. Danti)

17.30 - 18.00 Progetto sugli Stili di vita (R. Della Vedova)

III SESSIONE COMUNICAZIONI LIBERE
(moderatore M. Bosisio)

 

Sabato 17 ottobre

IV SESSIONE: CURARE E PRENDERSI CURA
(moderatore S. Bernabè)

9.00 - 9.15 Presentazione della giornata (S. Bernabè)

9.15 - 10.15 Caso clinico simulato (F. Valcanover, N. Sartori)

10.15 - 10.45 Un possibile modello clinico per la Medicina Generale
(S. Bernabè, F. Benincasa)

11.15 - 13.00 Discussione di casi clinici (gruppi di lavoro)

13.00 – 14.00 pausa pranzo

V SESSIONE PLENARIA: CURARE E PRENDERSI CURA

14.00 - 15.00 Presentazione in plenaria dei casi clinici scelti

15.00 - 16.00 Discussione

16.30 - 17.30 Sintesi dei lavori della giornata e ricadute nella formazione (pre, postlaurea e continua) e nella ricerca in Medicina Generale (G. Danti, V. Caimi)

WORKSHOP PARALLELO

14.00 - 16,30 La Medicina Generale nella Salute Globale
(a cura del Movimento Giotto e del CSI - Centro Salute Internazionale dell’Università di Bologna)

Il workshop avrà lo scopo di declinare le tematiche della Salute Globale, da intendersi come un nuovo paradigma per la salute e l'assistenza sanitaria radicato nell'approccio teorico dei determinanti sociali di salute e basato sui principi enunciati nella Dichiarazione di Alma Ata, in riferimento al contesto professionale attuale (e soprattutto futuro) della Medicina Generale e delle Cure Primarie.

Chi intende partecipare solamente al workshop parallelo del Movimento Giotto e del CSI non necessita di iscrizione al congresso CSeRMEG.

17.30 . Chiusura del Congresso

Locandina congresso 2015 -
Workshop Salute Globale -

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